Project Description

Torino città dell'integrazione

Collana: Incontri cooperativi

Editore: Celid
Numero pagine: 51
Formato cm. 11,5 x18
Anno di pubblicazione: maggio 2014
Prezzo E. 5
ISBN 978-88-6789-027-9

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Gli ultimi decenni sono stati segnati per la città da un rilevante aumento di flussi migratori, che impongono alla città e ai suoi abitanti di confrontarsi con bisogni nuovi e la capacità di confronto e dialogo con culture e modi vivere diversi, a volte difficili da accettare. I cittadini torinesi come stanno affrontando la scommessa dell’integrazione?

Partiamo dal presupposto che nelle società non si può fermare la storia, le nostre sono già società plurali, multiculturali e multietniche e occorre prenderne atto. A Torino sono presenti 140.000 stranieri, di questi più di 30.000 hanno tra 0 e 20 anni e 18.000 sono nati in città, ma per la legge sono comunque stranieri. Sono i nuovi giovani torinesi. Dentro queste cifre ci sono tutte le nazionalità del mondo. Contrariamente ad altri paesi europei con passato coloniale, noi in Italia abbiamo un afflusso eterogeneo d’immigrazione da tutte le parti del mondo, questo è un dato importante perché ciò che hanno in comune tutte queste persone sono essenzialmente due fattori chiave: abitano a Torino, dunque condividono uno spazio cittadino, e parlano italiano come lingua fra loro. Inoltre questa situazione di eterogeneità fa si che non ci siano in città quartieri dove si raccolgono comunità di immigrati che provengono da uno stesso Paese. Qui da noi gli immigrati si distribuiscono in modo eterogeneo, vivono dunque in quartieri multietnici, ma anche in aree della città a densità etnica più blanda. Noi lavoriamo proprio per evitare la segregazione spaziale in modo che ci sia integrazione territoriale tra comunità e condivisione di una cultura diffusa…

Tratto dall’intervista a Ilda Curti