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Una sera d’estate come tante a Torino, se non fosse che quella sera si stava verificando un evento straordinario destinato a segnare per sempre i ricordi dell’autrice… E non solo perché quella sera la navicella Apollo 11 stava allunando nel Mare della Tranquillità, ma per quello che sarebbe accaduto dopo cena, durante una partita di calcio straordinaria a cui per la prima volta avrebbero partecipato anche le bambine del quartiere, insieme ai loro compagni di gioco e fratellini.
“… ricordo come se fosse ieri quella sera, ero già grandina ma, non so perché, è come se la mia infanzia si fosse coagulata ed intrecciata in quelle poche ore di meraviglia: un intero isolato di condominii affacciati su un unico cortile interno, era zittito dall’evento.Erano tutti a cena con le finestre aperte peril gran caldo, ma non volava una mosca, solo la voce di Tito Stagno scandiva momento per momento quanto stava accadendo…
Pareva che il futuro fosse lì a poche manciate di secondi che avrebbero segnato per sempre un definitivo solco tra la solita minestra serale e la pietanza, quella a cui noi bambini ambivano a costo di sacrificarci con il brodo e la verdura. E tutti noi non vedevamo l’ora di essere grandi, per poter mangiare subito la pietanza…”.
Alessandra Luciano

Ci sono date che non si dimenticano mai, che si fissano come un tatuaggio nei ricordi e, in qualche modo, segnano un’esistenza. Una data è una data, come molte altre che si scandiscono giorno dopo giorno, ora dopo ora. Che cosa si potrebbe ricordare di quanto fatto la sera del giorno tale dell’anno tale, all’ora tale? Ben poco, e forse nulla. Tutto si confonde con la sera del giorno tal altro, dell’anno prima o dopo e, più o meno, forse, a quella data ora. Invece io ricordo una data senza ombra di tentennamenti della memoria: 20 luglio 1969, sera dopo cena. Non dirò ora che cosa importante sia accaduta poco prima, all’ora di cena appunto. Perché in realtà ciò che ricordo è quanto accadde dopo quella fatidica ora, in un anonimo cortile di un povero quartiere della periferia di Torino, in un’estate troppo calda di cemento e afa che a quell’ora concedeva un po’ di ristoro e restituiva la voglia di giocare.

Collana: Storie di sport
Editore: Lettera22
Numero pagine: 30
Formato cartaceo cm. 11,5 x18
Anno di pubblicazione: maggio 2016  
Prezzo E. 0,90  
ISBN 978-88-6789-031-6 
 
Disponibile in formato epub, mobi.
Visualizzabile su ereader, tablet, computer e smartphone
 
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