Project Description

Cooperare contro la crisi

Collana: Incontri cooperativi

Editore: Celid
Numero pagine: 51
Formato cm. 11,5 x18
Anno di pubblicazione: maggio 2014
Prezzo E. 5
ISBN 978-88-6789-032-3

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I dati recenti del Censis su uno studio promosso dall’Alleanza delle Cooperative dimostrano che il movimento cooperativo pare rispondere meglio alla crisi, non solo evitando licenziamenti e cassa integrazione, ma anche in qualche caso riuscendo ad incrementare significativamente il mercato del lavoro. Qual è il quadro piemontese relativamente alla capacità di rispondere alla crisi del movimento cooperativo?

La cooperazione piemontese si comporta in linea di massima secondo gli andamenti del mercato del lavoro a livello nazionale, anche se, a fronte di una fortissima contrazione nel settore delle costruzioni, si può osservare una miglior tenuta, nel settore delle cooperative agricole; il settore delle cooperative di consumo regge sufficientemente, anche se ha dovuto fare i conti con la diminuzione degli acquisti di generi come abbigliamento ed elettrodomestici; negli ultimi mesi si osserva anche un incremento nell’attività nel settore delle coop sociali che maggiormente hanno dimostrato stabilità nonostante la crisi. Dal punto di vista del bilancio e del numero degli addetti nelle coop sociali si segnalano dati in leggero aumento, i fatturati sono in linea con gli anni precedenti, però occorre tener presente che queste cooperative hanno dovuto fare i conti con i ritardi dei pagamenti della P.A., i quali solo ora stanno cominciando a rientrare. È probabile che dopo i tagli dei servizi che sono in atto, si verificheranno esuberi nel 2014, e si può dire che il 2013 sia stato un anno che ha confermato il giudizio di relativa stabilità nel settore cooperativo. Nel 2014 forse non sarà così, e si guarda con più preoccupazione agli esiti della crisi. Ciò presuppone da parte nostra, attenzione e capacità di non adagiarsi sui risultati del 2013, perché siamo in un contesto molto negativo, il Piemonte è una delle regioni dove la crisi ha colpito di più, ha un’economia fondata prevalentemente sull’industria manifatturiera, e nel 2014 è probabile che alcuni nodi di fondo verranno al pettine richiedendo alle cooperative di elaborare strategie diverse».

Tratto dall’intervista a Giancarlo Gonella